(Libano, 9° giorno di cantiere)
Le attività riprendono secondo uno schema poco consueto: stranamente, i bambini sono svogliati e distratti e non hanno per niente voglia di giocare. Le donne invece si mostrano entusiaste e impazienti di essere coinvolte in attività “movimentate”. Facciamo con loro varie partite a “Twister”, che le ragazze sono particolarmente brave a giocare grazie alla loro flessuosità e capacità di mantenersi in equilibrio, ma ciò che più conta è che tutte si divertono un mondo! Eppure sappiamo dalla viva voce delle interessate che a volte i loro sorrisi mascherano delle tristezze profonde… Come avevamo già avuto modo di notare, le ragazze amano mescolarsi fra di loro e passare del tempo insieme, a prescindere dalle etnie e dalle nazionalità. Fa veramente un bell’effetto girarsi e vedere, tutte sedute intorno a un tavolo a ridere e a scherzare, una filippina, una ghanese, una nepalese e un’afghana… Un’altra cosa, insolita e bella allo stesso tempo, caratterizza le donne del Centro: tutte si prendono cura dei bebè di tutte, senza distinzioni, senza baruffe e senza gelosie. È perfettamente normale qui trovare una donna filippina che si coccola e si spupazza una piccola africana, ad esempio, e pensiamo che questa sia una stupenda e… involontaria “lezione di vita”!
Elisa
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