¿Que
pasa?
Pasa
que ritorno dalle vacanze e la
Bea si è ammalata di Dengue. Pasa que
nel giro di pochi giorni diventiamo esperte di ospedali nica e
malattie tropicali.
Pasa
la preparazione dei Cantieri, l'arrivo della nuova
assistente sociale, il corso di Ludopedagogia e l'accoglienza
dei ragazzi in aereoporto... il primo loro giorno a
Nueva Vida, il primo fin de semana fuoriporta, la prima
settimana di lavoro con nuove sfide, nuove emozioni e stessi volti –
ragazzi, bimbi, colleghi ormai famigliari – osservati
da occhi diversi... pasa il tentativo di raccontare, di
accompagnare, di facilitare.
Pasa
la mattina che mi sveglio alle 5 per parlare con mamma e invece
finisco a litigare su Skype, che quando serve non funziona; pasa
que in Italia è nato Giuseppe,
il mio primo nipotino adottivo tra la mia
cerchia di amici più stretti... pasa que
Gibbo e Carlotta sono tornati dal loro viaggio di nozze sul
Kilimangiaro, mio fratello Stefano è tornato da un mese di Etiopia e
io ancora non sono riuscita a sentirli... e pasa que
mia nonna mi manda un messaggio con scritto «Prova
Prova»
e probabilmente ora penserà che la prova
non sia funzionata perchè ancora non gli ho risposto.
Pasa
l'unica mañana libera
in una finca ad ascoltare ricordi di gioventù
sandinista e ad assistere alla
progettazione di un sogno che sà di olismo ed ecologia, pasa
que
nel tardo pomeriggio mi perdo a un km da casa, attraversando
quartieri e strade inaspettatamente sconosciuti. Pasa
que la
sveglia non mi sveglia e neanche il caffè fa il suo lavoro. Pasa
que
parlo italiano agli spagnoli e spagnolo agli italiani. Pasa
que
al Guis sono tutti in fermento per la Semana de la Discapacidad, e io
mi sento un po' schizofrenica-iperattiva saltando senza soluzione di
continuità dal numero del circo
al taller per la giornata di convivenza, dallo spettacolo di
burattini al paseo al mar...
Pasa
que al lavoro una collega
mi legge negli
occhi e mi offre uno spazio, parole, abbracci come un'amica
verdadera. Pasa que
la stessa sera mi trovo a ricevere critiche sul mio carattere e mi
faccio una buona iniezione di umilità per cercare di farne tesoro.
Pasa
que,
lasciandomi conoscere nella mia vulnerabilità, ho ricevuto anche
consigli, come quello di scrivere per raccontare cosa faccio qui… e
più che raccontare cosa faccio ho deciso
di raccontare
un po' di cosa sono in questo momento... lo racconto alla
famiglia, agli amici lontani, alle compagne SCE,
ai cantieristi, a me stessa... e anche a quelli che non conoscendomi
arrivano qua per caso, ai quali faccio una pernacchia e grido che La
vita è bella!!!
LINK AUDIO:
Gracias a la vida, Mercedes Sosa
Gracias a la vida, Mercedes Sosa
Pasa que è bello starti accanto...
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