mercoledì 5 dicembre 2012

…Un Arcobaleno nel Fango…



Questa città è piena di spazzatura dappertutto: sui bordi delle strade, nel mare, nei fiumi…una spazzatura che si mischia e che prende tutta un solo colore: il grigio. La città ne è ricoperta e, di conseguenza, riflette il grigio che la riempie.

Questa città sfoggia anche un paesaggio meraviglioso: il mare davanti, le colline alle spalle e la Tortuga di fronte.

Questa città è tormentata da un vento fortissimo, che da sollievo nei momenti in cui il caldo fonderebbe qualsiasi cosa, ma che in alcuni periodi non cessa mai e crea enormi disagi.

Questa città, in alcuni periodi dell’anno, rimane bloccata dalle piogge. Arrivano 3 strade in città, ma in caso di pioggia due si trasformano in fango, e l’altra non è percorribile per via dei fiumi in piena da attraversare.

Questa città, in quei periodi dell’anno, viene sovrastata da stupendi arcobaleni.

Questa città ha tanti, troppi abitanti che vanno in giro e ti guardano con diffidenza, al punto da sembrare sempre arrabbiati, ma che ad un semplice “bonjour” sfoggiano dei sorrisi dolcissimi.

Gli abitanti di questa città, al primo sguardo, hanno tutti la stessa sfumatura di colore:

C’è la piccola A., che è in un ospedale da più di un anno e ne ha solo 3, e i suoi genitori non sono ancora mai venuti a trovarla…

C’è G., che ha un padre e una figlia disabili che non hanno nessun tipo di aiuto da parte di nessuno, men che meno dallo stato, e che lo obbligano a prendersi dei giorni dal lavoro per stargli dietro e curarli…

C’è S., che ha appena avuto una bambina, ma sua moglie non ha ricevuto le cure adeguate in ospedale e non è ancora riuscita a tornare al lavoro dopo un anno dalla sua nascita…

C’è s.J., che vive in un convento circondato da mura altissime contornate da filo spinato, si sente insicura ad uscire perché il contesto è pericoloso e non riesce ad essere accogliente quanto vorrebbe…

C’è P., che quest’anno non aveva abbastanza soldi per mandare i due figli a scuola, quindi ha mandato solo la più grande…

…certo… ma hanno anche meravigliose sfumature di profondi colori:

La piccola A. ride ogni volta che faccio rumori con la bocca sfiorandole la mano e protegge in tutto e per tutto il suo piccolo amico strabico…

G. ha un sacco di idee, pensa ai problemi del suo popolo e si impegna nel lavoro e nella vita a fare del suo meglio per contribuire alla crescita del paese e a migliorare la mentalità delle persone che ha attorno…

S. lavora sodo ed è sempre gentile e premuroso. Si impegna a risolvere i problemi di tutti ed è sempre disponibile. Si spende in tutto e per tutto nel desiderio di aiutare le comunità con cui lavora a crescere e a svilupparsi…

s.J. cerca comunque con la sua vocazione di dare un po’ di respiro e di accoglienza a chi ha bisogno di re-incontrare Cristo, offre momenti di preghiera e con la sua gioia riesce a far sentire tutti a casa…

P. ha deciso che il bene della sua parrocchia viene prima del suo, passa intere giornate a distribuire generi alimentari agli abitanti della sua zona, senza chiedere nulla per sé…

Certo…il grigio c’è…ovunque! Ma non c’è solo quello!

Il problema qua, e forse non solo qua, è che è più facile vedere il grigio che viene messo in mostra che i colori nascosti dell’arcobaleno, che si mostrano solo se alzi la testa e solo per pochi attimi …

Se continuiamo a guardare i nostri piedi e a pensare solo ai problemi che ci sono, non facciamo altro che diventare grigi a nostra volta; se invece alziamo lo sguardo e andiamo oltre al grigiume, riusciamo anche ad ammirare il valore incredibile delle persone che abbiamo davanti.

…perché è difficile amarli e farsi prossimi

quando non riusciamo a vederli come totalità, come persone,

se continuiamo a identificarli come “il loro problema” o “la loro qualità”…


… amando ognuno come persona, valorizziamo coloro che incontriamo …

E in questo modo riusciamo a colorare sempre più quel grigio da cui ormai ci si sente un po’ invischiati anche noi.



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