domenica 14 ottobre 2012

In ospetie a Tiraspol


Che se diciamo ad Ana Maria che andiamo a Tiraspol, poi ci andiamo davvero! (cit. Alè)

Il microbus per Tiraspol è scritto in cirillico e il film che danno sullo schermo è in russo. Alla frontiera c’è coda, ma bastano 5 lei nel passaporto per fare in fretta. Il passaporto perché ufficialmente Tiraspol è in Moldova, ma di fatto c’è una dogana e bisogna compilare un modulo: abbiamo a disposizione 24 ore per ritornare. Al di là della frontiera le strade mi sembrano migliori, ma in generale tutto è molto curato, ordinato e bello. Compaiono le utilitarie pressochè assenti in Moldova, già in Moldova, perché qui non mi sembra Moldova: se parliamo rumeno sembriamo stranieri, c’è un’altra moneta e i soldi che arrivano dalla Russia si vedono.

Alla fermata del microbus ci aspetta Ana Maria in tacchi e vestito elegante perché qui si distinguono i giorni normali da quelli speciali e oggi è speciale: arrivano gli “italieni”. D’ora in poi noi siamo in ospetie, siamo ospiti e perciò: a tavola! Sono le 5 e andiamo a mangiare: piatto di stagione, peperoni ripieni. È lo stesso ripieno del cibo tipico delle feste, le sarmale. Il bicchiere di vino è piccolino, ma sempre pieno.

Nistru, fiume che divide la Moldova, da cui Trans-nistria

Facciamo un salto a vedere Tiraspol by night: ponte illuminato e barche con musica. Facciamo un trenut in onore dei Cantieri passati insieme. Tornati a casa si mangia – e si beve - ancora un po’ e dopo Tom e Jerry in russo: spaconi noci, buona notte!

Il 9 settembre è la giornata dei tankisti: nella piazza principale, sotto un carro armato, ci saranno una settantina di persone, noi comprese, tra cui un anziano con più medaglie che anni. Durante l’arringa di un soldato, i veterani ridono, è una bella giornata, tutto mi appare normale e bello, come i fiori freschi sulle tombe degli eroi: “i vostri nomi potranno essere sconosciuti, ma le vostre gesta sono immortali”. Penso che si ricorda una guerra europea combattuta quando io ero nata. Avevo 6 anni e tutti i giorni passavano alla tele notizie sulla Bosnia: non capivo molto, ma mi ricordo bene. Della guerra in Transnistria, invece, non ricordo nulla, non si sa nulla.



Davanti al parlamento sta Lenin di guardia. Dopo tre anni i genitori di Ana hanno la cittadinanza transnistriana e possono votare; Ana invece aspetta per il suo primo voto le prossime elezioni in Moldova, cioè nella Moldova al di là del Nistru, quella dove la falce e il martello dal primo ottobre sono illegali, non quella con l’unica bandiera al mondo che ancora mantiene i simboli comunisti.

Proseguiamo la visita della capitale di questo stato-fantasma non riconosciuto da nessuno. L’eroe nazionale, come l’eroe moldavo Stefan cel mare, ha combattuto contro i Turchi. La storia racconta che erano pochi contro molti, ma l’astuzia li fece sembrare molti, così i Turchi se ne andarono senza combattere e la Transnistria fu salva. A scuola qui si impara la storia universale sempre in parallelo con quanto è accaduto in questo piccolo fazzoletto di terra di 3500 metri quadrati, ma il libro è scritto da un professore molto parziale, così ci spiega Ana Maria che studia all’unico liceo rumeno della Transnistria.



Per pranzo pesce in salamoia e melanzane ripiene di aglio (spicchi interi grattugiati da me medesima come si grattuggia il formaggio), si beve vino. Si guardano video, si leggono articoli e ci si prepara: alle 5 dobbiamo essere alla frontiera. Non possiamo andarcene senza portare con noi un barattolone di verdure in salamoia e una bottiglia di vino fatto a casa: siamo in ospetie.

Ps Concluse le valutazioni cantieristiche siamo proiettati ai CdS 2013: lo studio di fattibilità assicura che se sai come si traduce “Copii facem cercul, bambini facciamo un cerchio”, tutto filerà liscio: per il prossimo cantiere basta sapere “dijei cruc” e poi tutti a Tiraspol, da Ana Maria!

2 commenti:

  1. Ho sempre sostenuto che gli SCE sono una finestra sul mondo!

    Guardate un po' il servizio mandato in onda ieri sera al TG1 delle h.20 (minuto 15:34).

    http://www.youtube.com/watch?v=AvJXMYyfCgo&list=UU7T57YymWAO4Gesc2dfuphQ&index=1&feature=plcp

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  2. Sapevo già che i moldavi sono ospitali, ma non sapevo dell’esistenza di questo piccolo stato fantasma.
    Complimenti alla bella Ana Maria che oltre ad essere cuoca, ha vinto il concorso fotografico!

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