martedì 4 settembre 2012

Non sono gli uomini che fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno gli uomini


Sono più che lieto di pubblicare il primo post dei Cantieri della Solidarietà 2012 in Moldova.
A brevissimo tutti gli altri, per adesso godetevi Alé!


“Non lo può certo sapere 
questa terra cosi rossa 
quante gocce della pioggia 
la faranno respirare 
ma raddrizzo le saette 
con in mano questo fiore 
se sospiro so che il tuono 
perde il suo rumore”


Non lo potevo certo sapere… 

Che un micorbus non è MAI troppo pieno. 
Che ci sta sempre una pausa vinello per l’autista. 
Che le gomme si possono sempre gonfiare con la pompa dei palloncini. 
Che le buche per strada non sono mai finite. 
Che in una terra piatta vedi il sole sorgere e tramontare. 
Che esistono ancora i campi di girasoli. 
Che una sardina e due sardine si inventarono una maniera per entrare in una scarpa. 
Che nel brodo ci va una gallina. 
Che nel brodo ci va una gallina intera. 
Che le galline intere hanno anche testa cresta e zampe, gnam! 
Che “non esiste insalata senza cipolle!”. 
Che prendere l’acqua al pozzo fa “splash”. 
Che per raccogliere le patate senti l’odore di terra addosso. 
Che i bambini sono tutti uguali e ciascuno è diverso. 
Che puoi farcela a entrare in un lago di melma fino alla coscia. 
Che puoi calpestare granchietti sotto i piedi, nel lago di melma. 
Che un bagnino della piscina di Legnano può remare su una barchetta di legno tra Moldova e Romania. 
Che conoscersi lavorando è mille volte più bello. 
Che una riunione può diventare infinita, se tutti hanno mille idee in lingue diverse. 
Che se tutti hanno mille idee in lingue diverse, di sicuro ne viene fuori una che spacca! 
Che i bambini non si siedono per terra perché per venire al campo mettono i vestiti più belli che hanno. 
Che c’è qualcosa di speciale che ci lega, che ci ha portati tutti lì da strade diverse. 
Che si può spiegare un gioco vestiti da mucca, muggendo di fare due file e di lanciare un gavettone. 
Che “Copii facem cercul mare mare!” ti salva sempre. 
Che le scope non hanno il manico. No, non ce l’hanno. E nessuno ti spiegherà il perché. 
Che dopo un po’ ti manca addirittura “il buco”, bagno di Manta. 
Che oggi mangiamo patate e verza. Oggi invece verza pomodoro e patate. Oggi invece verza patate e pomodoro. Ah già, le cipolle! 
Che una doccia di 5 minuti a mezzanotte può farti andare a dormire contento sul tuo materasso leopardato. Ggggrrrrh! 
Che gli italiani “Vara nu dorm!” 
Che se non sai come si dice, puoi sempre mimare, disegnare, ballare, cantare. Perdi la dignità, ma ti fai capire :P 
Che il miglior modo per dormire bene ovunque, è essere stanchi. 
Che quando cominci a sognare in rumeno, vuol dire che qualcosa è successo. 
Che con 10 milanesi e un genovese, l’imprecazione del vero cantierista è diventata “Belin!” 
Che se finisci il vino nel bicchiere, dopo un secondo è già stato riempito. E no, non osare rifiutare! 
Che puoi dimenticarti chi sei e fare l’aborigeno per due giorni, urlando come una scimmia con un osso in testa. 
Che quando davanti alla doccia impari i doppi sensi in rumeno, vuol dire che sei integrato. 
Che si può stare in mezzo al cerchio, con cento paia di occhi su di te. 
Che “Cur Cur” non vuol dire “Corri corri!” 
Che…cosa faranno mai Jack e Tina in cucina? 
Che può andare tutto storto, ma se hai con te la tua Chupa dell’acqua, niente ti potrà abbattere! 
Che Il lago Tanganica lo fa Marco e dura tre minuti e dodici secondi. 
Che esiste un paese di nonni e bambini. 
Che due uomini possono sopravvivere in mezzo a 10 donne. Uno addirittura senza la valigia. 
Che ovviamente chi farà le parti di Lady Marion e Lady Cocca?! 
Che se poi per la scenetta gli fai delle tette coi palloncini, perdi la loro attenzione per la mezzora successiva. 
Che qualunque cosa succeda, la Meri comunque “ha fatto colazione”. 
Che essere da soli è molto peggio che essere poveri. 
Che in Moldova tutti aspettano. Aspettano qualcuno che è partito e chissà quando tornerà. 
Che quello che non capisci è forse quello che più ti porti a casa. 
Che ognuno è figlio dei suoi genitori, della sua cultura e del suo paese. 
Che ci si può impiegare più di sei anni a costruire una chiesina di campagna. 
Che a volte i biscotti sanno di detersivo ma hai troppa fame per pensarci. 
Che anche dopo due settimane non avevamo finito le idee per i nostri travestimenti. 
Che i bambini ti portano l’uva al pomeriggio. 
Che un gavettone non si rifiuta mai, soprattutto se ci sono 40 gradi. 
Che “lei cosa ne pensa della Moldova?” “mah secondo me questa è l’estate più calda del secolo” 
Che se devi recitare, puoi sempre tatuarti le battute in rumeno sul braccio. 
Che chiamare il nostro diario “Colaps - Collasso” è stato profetico. 
Che la Fra batte il tacco col flamenco, con inaudita violenza. 
Che Benedetta Parodi non le sa fare le placinte! 
Che il Tortellino si può ballare anche nelle migliori discoteche di Cheese Now, per i comuni mortali Chisinau. 
Che Alè non è in Mozambico, ma è in Moldova. Ma comunque s’è tagliata faccia, dito e un po’ altre cose varie  
Che se diciamo a Povèro che andiamo a Recco, poi ci andiamo davvero! 
Che 4500 foto sono poche. 
Che il nostro gruppo, Moldavacci, invece è tanto. 

“Non lo può certo sapere 
questo vecchio addormentato 
che sopra il suo cuscino 
il mio bacio gli ho lasciato 
gli altri baci io li porto 
dove non vi posso dire 
in quel luogo oltre i luoghi 
dove non basterà il mare” 

(Oh) ALÉ (le, alele cichetonga)

1 commento:

  1. Che qualunque cosa succeda, la Meri comunque “ha fatto colazione”. Eheh
    Che Benedetta Parodi non le sa fare le placinte! Eheh
    Jumping in the sky. Wow

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