mercoledì 12 settembre 2012

Un mese dopo...

“Non lo potevo certo sapere…
che quello che non capisci è forse quello che più ti porti a casa”
[cit. Alé]


Eh già! E chi l’avrebbe detto che una volta tornata da quel viaggio tanto atteso mi sarei sentita proprio così?! Quando provo a raccontare ciò che ho vissuto, oltre a non sapere da dove iniziare, sento che le mie parole rimangono troppo fredde e distaccate rispetto al calore (che non è solo quello fisico delle stanze sauna di Manta e Răzălăi) che ha contraddistinto un’esperienza che non mi ha lasciata indifferente sia per i momenti in cui tutto è andato alla grande, sia per quelli più faticosi in cui mi ha sfiorata qualche dubbio sul senso del mio essere lì.

Quel tempo che scorreva tanto rapidamente durante l’animazione la mattina o durante i lavori sociali il pomeriggio quanto lentamente durante alcuni momenti di programmazione e/o verifica che mi sembravano veramente interminabili!

Quanti sguardi, parole, emozioni, situazioni ho assorbito, proprio come una spugna, e ora sento che dentro di me qualcosa è cambiato, ma non sono ancora in grado di chiamare col loro nome quei sentimenti che riaffiorano guardando una delle 4500 foto (!), magari scegliendola perché aiuti a raccontare laddove le parole non arrivano, leggendo un post di qualche amico moldavaccio, ascoltando qualche canzone che ha accompagnato il cantiere, svegliandomi la mattina con la mitica Sandra…

Silvia

1 commento:

  1. Se le altre 4499 foto sono così belle, vogliamo vederle.
    http://www.youtube.com/watch?v=t56aGyhB8W4&feature=related

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