lunedì 30 luglio 2012

Bimbi all’assalto

(Libano, 2° giorno di cantiere)

Primo giorno “attivo” del gruppo libanese. Partiamo per una località a nord di Beirut dove presteremo servizio in un centro di accoglienza per donne e minori immigrati. Viaggiamo in un autobus un po’ sgangherato ma dove i passeggeri si alzano per cederci il posto a sedere e poi in un taxi dove come ieri, saliamo in sette e giochiamo a incastro tipo “tetris”. Al rifugio veniamo accolti dalle gentilissime ragazze che fanno parte dello staff. Dopo qualche ora di riposo incontriamo la responsabile del centro, che ci illustra le attività portate avanti da lei e le sue collaboratrici a favore delle donne migranti. Siamo colpite dalla sua forza e competenza e durante il pranzo la tempestiamo di domande sulle sue esperienze passate e presenti. Il pomeriggio facciamo una visita guidata del centro e vediamo per la prima volta le persone per le quali siamo venuti. Tanti visi sorridenti di donne e bambini che ci permettono di entrare nelle loro stanze e rispondono ai nostri saluti in inglese e francese. Dopodiché abbiamo l’opportunità di girare liberamente per il centro e provare a gettare le basi di un rapporto. Cominciamo coi ragazzini, le cui nazionalità sono le più disparate e la cui età vai dai sei ai sedici anni. Inizialmente dobbiamo sforzarci di infrangere una sottile corazza e farci un po’ di coraggio per andare da loro, dire i nostri nomi e spiegare perché siamo lì, scambiare due parole nonostante le difficoltà linguistiche (solo alcuni di loro riescono ad esprimersi bene in inglese). Ma i nostri sforzi vengono ripagati perché nel giro di poco tempo i bambini mettono da parte la timidezza e cominciano a prenderci d’assalto, quasi per costringerci a giocare con loro, rincorrerli, farci il solletico, permetterci di farli salire sulle nostre groppe, in grembo, in braccio, in testa e chi più ne ha più ne metta. Fra un assalto e l’altro parliamo anche con alcune donne, che si aprono spontaneamente a raccontarci le loro storie di vita, spesso dolorosissime. La giornata si conclude con una cena all’aperto: domani programmeremo le attività da fare con le donne e i bambini. Ciao piccoli assaltatori, ci vediamo domani!

Uno dei disegni regalati ai cantieristi

Elisa

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