venerdì 10 agosto 2012

¿Que pasa?

¿Que pasa?

Pasa que ritorno dalle vacanze e la Bea si è ammalata di Dengue. Pasa que nel giro di pochi giorni diventiamo esperte di ospedali nica e malattie tropicali.
Pasa la preparazione dei Cantieri, l'arrivo della nuova assistente sociale, il corso di Ludopedagogia e l'accoglienza dei ragazzi in aereoporto... il primo loro giorno a Nueva Vida, il primo fin de semana fuoriporta, la prima settimana di lavoro con nuove sfide, nuove emozioni e stessi volti – ragazzi, bimbi, colleghi ormai famigliari – osservati da occhi diversi... pasa il tentativo di raccontare, di accompagnare, di facilitare.
Pasa la mattina che mi sveglio alle 5 per parlare con mamma e invece finisco a litigare su Skype, che quando serve non funziona; pasa que in Italia è nato Giuseppe, il mio primo nipotino adottivo tra la mia cerchia di amici più stretti... pasa que Gibbo e Carlotta sono tornati dal loro viaggio di nozze sul Kilimangiaro, mio fratello Stefano è tornato da un mese di Etiopia e io ancora non sono riuscita a sentirli... e pasa que mia nonna mi manda un messaggio con scritto «Prova Prova» e probabilmente ora penserà che la prova non sia funzionata perchè ancora non gli ho risposto.
Pasa l'unica mañana libera in una finca ad ascoltare ricordi di gioventù sandinista e ad assistere alla progettazione di un sogno che sà di olismo ed ecologia, pasa que nel tardo pomeriggio mi perdo a un km da casa, attraversando quartieri e strade inaspettatamente sconosciuti. Pasa que la sveglia non mi sveglia e neanche il caffè fa il suo lavoro. Pasa que parlo italiano agli spagnoli e spagnolo agli italiani. Pasa que al Guis sono tutti in fermento per la Semana de la Discapacidad, e io mi sento un po' schizofrenica-iperattiva saltando senza soluzione di continuità dal numero del circo al taller per la giornata di convivenza, dallo spettacolo di burattini al paseo al mar...
Pasa que al lavoro una collega mi legge negli occhi e mi offre uno spazio, parole, abbracci come un'amica verdadera. Pasa que la stessa sera mi trovo a ricevere critiche sul mio carattere e mi faccio una buona iniezione di umilità per cercare di farne tesoro.

Pasa que, lasciandomi conoscere nella mia vulnerabilità, ho ricevuto anche consigli, come quello di scrivere per raccontare cosa faccio qui… e più che raccontare cosa faccio ho deciso di raccontare un po' di cosa sono in questo momento... lo racconto alla famiglia, agli amici lontani, alle compagne SCE, ai cantieristi, a me stessa... e anche a quelli che non conoscendomi arrivano qua per caso, ai quali faccio una pernacchia e grido che La vita è bella!!!

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